Francesco Stabile

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Diario live@ Eco festival-Cervo(IM) 15/05/2016

cervo eco festival Ho chiesto al nostro bassista Antonio Marincola di scrivere il resoconto del live di Cervo , ma prima di lasciarvi al suo racconto ringrazio Furfi e Luca per averci  dato la possibilità di partecipare e contribuire nel nostro piccolo a questa bellissima iniziativa che è l’ Eco-festival “Nuovamente”. Bravi ragazzi, al prossimo anno.

Lasciata Torino sotto uno strato di grandine, partiamo nella mattinata di domenica in formazione a 3 con l’aggiunta del roadie/groupie/standista Valter. Ad accoglierci a Cervo troviamo un tempo meraviglioso (un 3/4), giusto in orario per un pranzo in riva al mare che si protrae per oltre 3 ore, allietato dai ricordi adolescenziali di Adam, più o meno contemporanei agli avvenimenti narrati nel libro Cuore.
Ritemprati nel corpo e nella mente, ci arrampichiamo verso la zona concerti, nella parte più alta del paese,dove con una botta di cu… dove, grazie alle numerose preghiere rivolte a San Pancrazio, il santo del musicista sazio, troviamo agevolmente parcheggio, e chi conosce la Liguria sa che questo è già un mezzo miracolo.
C’è tempo per aggirarsi tra le suggestive stradine del paese, che è talmente bello da parere finto, con il festival NuovaMente diffuso su tutta l’area del borgo e il blu del mare sullo sfondo. Lo stand che abbiamo apprezzato di più pare essere stato quello della birra artigianale, d’altra parte localizzato strategicamente così vicino al palco da risultare una tentazione difficile da eludere, e come diceva il poeta, so resistere a tutto, tranne alle tentazioni.
Il concerto slitta di circa 45 minuti dall’orario stabilito, perchè il sottopalco funge anche da zona di carico/scarico per gli standisti, oltre che da transito automobilistico. Ad ogni modo, davanti ad un buon numero di giovani e meno giovani spettatori, di passanti, di curiosi, con un traffico lento ma scorrevole, il concerto regala la consueta energia, spingendo la gente a ballare e danzare gioiosamente come baccanti ad un rito dionisiaco.
Degno di nota uno spettacolo nello spettacolo: sul palco si scatena una curiosa corsa campestre, che vede Adam in testa dall’inizio alla fine,all’inseguimento di uno djembè che non voleva saperne di stare al suo posto,avanzando inesorabilmente verso il bordo del palco stesso. Secondo arrivato il maestro Francesco Stabile, terzo classificato un non meglio identificato cane nero di discrete dimensioni, quarto molto staccato dagli altri il bassista.
Valter aveva il compito di presidiare il banchetto per la vendita dei cd, e porta a termine il suo lavoro con grande impegno e dedizione, riuscendo a venderne una copia: licenziato.

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